Se sono a New York è anche per merito del “Radicante”, il saggio di Nicolas Bourriaud, e della visione che il critico francese ha dell’artista o, più diffusamente, dell’Uomo contemporaneo: un individuo che per crescere ed evolvere ha bisogno di “essere radicante”, gettando nuove radici in nuovi luoghi, e traendo da essi nuova linfa per il proprio sviluppo.
Una piccola, piccolissima intervista per ogni artista che, incontrato a New York abbia voluto rispondere alle mie poche domande, tracciando un nuovo legame nella fitta rete di radici che ognuno di noi, viaggiando, genera.
A presto, con NEW YORK ROOTS
If I am in New York is also thanks to “The Radicant”, a Nicolas Bourriaud’s essay, and the vision that the French critic has about contemporary Artist or, more broadly, contemporary Being: a person in needs of throwing new roots in new places to grow and evolve.
A short interview for each artist who met in New York and wouldn’t mind answering few questions, drawing a new bond in the dense network of roots, that each of us generates travelling.
See you soon, with NEW YORK ROOTS