Ercole sconfisse a mani nude il terribile Leone che teneva sotto scacco la città di Nemea e, una volta scuoiata la bestia, tenne la pelliccia per farne la sua armatura…
E fin qui tutto bene.
Stamattina ho raccontato, in mostra, ad un gruppetto di ragazzi poco più che sedicenni storie di miti, di eroi e di mostruosi antagonisti.
Ma nell’antichità come oggi, chi è il vero mostro?
Ho raccontato loro che Ercole dovette affrontare il Leone, la prima delle sue 12 fatiche, per espiare – in qualche modo – il peso (peccato? dolore? senso di colpa?) di aver ucciso i propri figli in preda alla follia.
È questa dualità che fa parte anche delle divinità antiche, delle semi-divinità, che me le fa piacere tanto. Metà uomini, e metà dei, come Ercole. Esempio di virtù e potenza ma anche esseri in grado di compiere le più terribili azioni.
E così è l’uomo. Un po’ eroe e un poco mostro, quando la ragione lo abbandona. Chissà se quei ragazzi lo ricorderanno…